Lettera da RMS a Tim O'Reilly

 [Immagine di uno gnu filosofico]


Questo è un messaggio inviato da Richard M. Stallman a Tim O'Reilly il giorno 11 marzo 2000 a proposito della presa di posizione di Jeff Bezos, Presidente di Amazon, che chiede di ridurre la durata dei brevetti sul software a 3 o 5 anni.

Siete invitati a leggere ulteriori informazioni a proposito di questo boicottaggio.

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L'idea che i brevetti sul software debbano durare 3 o 5 anni è stata
proposta per tutto un decennio, come forma di compromesso che elimini
la maggior parte dei danni che fanno oggi i brevetti sul software. E'
positivo che Jeff Bezos appoggi questa idea, poiché può avvicinarci
alla possibilità di azione da parte del Congresso. Lo ringraziamo per
per l'aiuto in questo sforzo.

Ma una tale legge è tutt'altro che prossima; nel frattempo Amazon
rimane responsabile delle sue azioni.

Abbiamo scelto proprio Amazon per il boicottaggio, tra le migliaia di
aziende che hanno ottenuto brevetti sul software, perchè Amazon è
tra le poche che si sono spinte così in là da fare effettivamente
causa a qualcuno; questo li rende visibilmente colpevoli. La maggior
parte dei detentori di brevetti sul software dice di avere i
brevetti "per ragioni di difesa", per spingere verso uno scambio di
permessi nel caso siano minacciati di denunce per violazione di
brevetto.  Poiché questa è una reale strategia di autodifesa, è
probabile che molti di questi detentori di brevetti intedano proprio
fare come dicono.  Ma questa scusa non si può applicare ad Amazon,
poiché sono stati loro a sparare il primo colpo.

La lettera di Bezos ribadisce nuovamente l'intenzione di Amazon di
intraprendere la guerriglia brevettuale totale, dicendo che la
decisione di quando e dove attaccare verrà determinata da "ragioni
commerciali".  Sarei lieto di unirmi a Bezos nell'appoggiare una
legge che limiti i brevetti sul software a 3 o 5 anni, ma credo che
dobbiamo continuare a criticare e boicottare Amazon finchè tale legge
non sia realmente varata -- o finché Amazon non operi qualche altro
cambiamento nella propria condotta che giustifichi un cambiamento
nella nostra.

Questo non significa insistere che Amazon debba arrivare fino al punto
di abolire i suoi brevetti. Usare i brevetti come deterrente è una
difesa inadeguata contro aggressori armati di brevetti, ma è l'unica
difesa, quindi non chiederei ad Amazon (o a qualcun altro) di smettere di
usare i brevetti per autodifesa o come forma di sicurezza in genere.
Piuttosto, Amazon e gli altri detentori di brevetti software
dovrebbero abiurare l'uso dei brevetti per l'aggressione, adottando
una politica del non-usare-per-primi.  Se Amazon facesse questo, in modo
irrevocabile e vincolante, non avrei altre critiche verso Amazon.


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Aggiornato: $Date: 2005/05/05 19:37:13 $ $Author: novalis $